Oggi è una giornata iniziata col piede sbagliato. Anzi. Col calzino sbagliato.
Stanotte mi si è tolto un calzino e questo mi ha procurato una terribile sequenza di veglia, sonno disturbato e incubi. Quando mi si toglie un calzino durante la notte il mio riposo va letteralmente a farsi fottere (eh si, sono piuttosto inviperita).
Per cercare di migliorare la giornata ho deciso di iniziare a leggere un libro consigliatomi un annetto circa fa da un’amica: Bianca come il latte, Rossa come il sangue.
Ammetto che inizialmente ero parecchio scettica…quel titolo non mi diceva niente. Ho sospettato, sbagliandomi, che fosse un classico romanzetto adolescenziale alla stregua dei capolavori (-.-‘) di Moccia. Quanto mi sbagliavo… mi sono ritrovata incollata a quelle pagine e finchè non sono giunta all’ultima non mi sono mossa dalla scrivania.
Un libricino tanto piccolo che contiene tante frasi che mi hanno fatto riflettere, una vorrei condividerla con voi.
“Ci sono due modi per guardare il volto di una persona. Uno è guardare gli occhi come parte del volto. L’altro è guardare gli occhi e basta, come se fossero il volto. È una di quelle cose che mettono paura quando le fai. Perché gli occhi sono la vita in miniatura. Bianchi intorno, come il nulla in cui galleggia la vita, l’iride colorata, come la varietà imprevedibile che la caratterizza, sino a tuffarsi nel nero della pupilla che tutto inghiotte, come un pozzo oscuro senza colore e senza fondo.”
Queste parole mi hanno riportata indietro a questa estate, quando sono stata in grado di guardare gli occhi di un amico come fosse la prima volta che li vedessi, come se quegli occhi non avessero mai risposto ai miei. E’ stata una sensazione nuova, non saprei definirla bella o meno. Mi sono sentita come se fino a quel momento avessi portato degli occhiali appannati e di colpo…puff… la visione chiara di ciò che avevo davanti.
Ecco, credo sia una sensazione che chiunque meriti di provare almeno una volta nella vita. Io ho gli occhi chiari e milioni di volte nella vita mi sono sentita dire che ho dei begli occhi, non so perchè ma io invece di apprezzare gli occhi chiari sono perdutamente innamorata degli occhi scuri, quasi neri. In quelle iridi tanto scure si nasconde di tutto, mi sembra di perdermici. Vorrei proporre a chiunque leggesse di guardare qualcuno direttamente negli occhi, di apprezzarne le sfumature, i piccoli giochi di luci e ombre, le macchioline di colore diverso.
Ci si perde negli occhi altrui, ma è un viaggio meraviglioso.
😉 A.